Bando agrivoltaico

Obiettivi e beneficiari
Il bando riguarda misure di incentivazione per realizzare sistemi agrivoltaici di natura sperimentale per una potenza complessiva pari a 1,04 GW e una produzione indicativa di 1.300 GWh/anno entro giugno 2026.
Possono presentare domanda di partecipazione:
- Imprenditori agricoli in forma individuale o societaria anche cooperativa;
- Società Agricole;
- Consorzi e/o cooperative agricole;
- Associazioni Temporanee d’Imprese agricole e/o che includano almeno uno dei soggetti dei punti precedenti.
Possono usufruire delle tariffe incentivanti impianti ubicati in stati UE o stati terzi confinanti, con i quali è in vigore accordo di libero scambio, che esportano in Italia.
Interventi agevolabili
Sono agevolabili progetti che prevedono sistemi agrivoltaici di nuova costruzione che adottino congiuntamente:
- soluzioni integrate innovative con montaggio dei moduli elevati da terra, anche prevedendo la rotazione dei moduli stessi, comunque in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale, anche eventualmente consentendo l’applicazione di strumenti di agricoltura digitale e di precisione;
- sistemi di monitoraggio che consentano di verificare l’impatto dell’installazione fotovoltaica sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture, la continuità delle attività delle aziende agricole interessate.
Spese agevolabili
Le spese agevolabili sono:
- realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati (moduli fotovoltaici, inverter strutture per il montaggio dei moduli, sistemi elettromeccanici di orientamento moduli, componentistica elettrica);
- fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
- attrezzature per il sistema di monitoraggio previsto dalle Linee Guida CREA-GSE, ivi inclusi l’acquisto o l’acquisizione di programmi informativi funzionali alla gestione dell’impianto;
- connessione alla rete elettrica nazionale;
- opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
- acquisto, trasporto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
- studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari;
- progettazioni, indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista per la definizione progettuale dell’opera;
- direzioni lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori;
- collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo.
- Le spese di cui alle lettere da g) a j) sono finanziabili in misura non superiore al 10% dell’importo ammesso a finanziamento.
Dotazione e caratteristiche agevolazione
Il bando ha una dotazione finanziaria di:
- 1. 1 miliardi di euro per la concessione dei contributi in conto capitale;
- La copertura finanziaria delle componenti tariffarie dell’energia elettrica deve essere determinata da ARERA.
I progetti dovranno entrare in esercizio entro il 30 giugno 2026.
Ai sistemi agrivoltaici che rispettano i requisiti è concesso un incentivo composto da:
- Contributo in conto capitale, nella misura massima del 40% dei costi ammissibili;
- Tariffa incentivante applicata nella produzione di energia elettrica immessa in rete.
Il limite di costo d’investimento massimo ammissibili è calcolato come segue:
- POTENZA: 1 < P ≤ 300, COSTO: 1.700 €/kW.
- POTENZA: P>300, COSTO: 1.500 €/kW.
Requisiti d’ammissibilità
I progetti devono rispettare i seguenti requisiti d’ammissibilità:
Superficie minima destinata all’attività agricola
La superficie minima destinata all’attività agricola deve essere pari almeno al 70% della superficie totale del sistema agrivoltaico (Stot):
Sagricola ≥ 0,7 • Stot
Soluzioni costruttive integrate innovative
L’altezza minima dei moduli dell’impianto agrivoltaico avanzato rispetto al suolo deve consentire la continuità delle attività agricole (o zootecniche) anche sotto ai moduli fotovoltaici e rispetta, in ogni caso, i valori minimi di seguito riportati:
- 1,3 metri nel caso di svolgimento di attività zootecnica nell’ambito del sistema agrivoltaico;
- 1,3 metri nel caso di impianti agrivoltaici che prevedono l’installazione di moduli fotovoltaici in posizione verticale fissa;
- 2,1 metri nel caso di svolgimento di attività colturale nell’ambito del sistema agrivoltaico;
- 2,1 metri nel caso di svolgimento di attività mista, colturale e zootecnica, nell’ambito del medesimo sistema agrivoltaico.
Producibilità elettrica minima
La producibilità elettrica specifica dell’impianto agrivoltaico avanzato (FVagri) non è inferiore al 60 % della producibilità elettrica di un impianto fotovoltaico di riferimento (FVstandard):
FVagri ≥ 0,6 • Fvsandard
Inoltre, bisogna rispettare quanto segue:
- possesso del titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto;
- possesso del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva;
- garantire la continuità dell’attività di coltivazione agricola e pastorale sottostante l’impianto;
- gli impianti sono di nuova costruzione e realizzati con componenti nuovi;
- sono conformi alle norme nazionali e dell’Unione Europea in materia di tutela ambientale, nonché al principio di “non arrecare un danno significativo” DNHS;
- possesso di dichiarazione di un istituto bancario che attesti la capacità finanziaria ed economica del soggetto partecipante in relazione all’entità dell’intervento, tenuto conto della redditività attesa dall’intervento stesso e della capacità finanziaria ed economica del gruppo societario di appartenenza, ovvero, in alternativa, l’impegno del medesimo istituto a finanziare l’intervento.
Presentazione delle domande e delibera
Lo sportello per la presentazione delle domande sarà aperto dalle 12.00 del 4 giugno e fino al 4 di settembre mediante Portale Agrivoltaico.
L’accesso agli incentivi avviene attraverso la partecipazione a procedure d’asta (contingente massimo di 740 MW) o iscrizione nei registri (contingente massimo di 300 MW).
Gli impianti agrivoltaici di potenza fino a 1 MW, di titolarità degli Imprenditori agricoli, Società agricole anche cooperative, Consorzi e associazioni temporanee di imprese agricole accedono ai meccanismi incentivanti a seguito di iscrizione in appositi registri.
Gli impianti di titolarità di tutti i beneficiari ammissibili all’incentivo, di qualsiasi potenza superiore a 1 MW, accedono agli incentivi a seguito di aste.
Nell’istanza di partecipazione alle procedure, il soggetto richiedente indica la riduzione percentuale che intende offrire rispetto alla tariffa di riferimento pertinente. Mentre nel caso di procedure a Registro l’offerta di riduzione percentuale non è obbligatoria, per la partecipazione alle Aste l’offerta di riduzione è obbligatoria. In entrambi i casi, il valore dell’offerta di riduzione non può essere inferiore al 2%.
Nel caso in cui le istanze superino la potenza messa a disposizione nell’asta, a parità di riduzione offerta in tariffa, si considerano:
- Maggiore percentuale di energia autoconsumata per le utenze dell’impresa agricola;
- anteriorità data di presentazione della domanda.
La tariffa di riferimento si calcola in base alle seguenti tariffe di riferimento:
- POTENZA: 1 < P ≤ 300, COSTO: 1.700 €/kW.
- POTENZA: P>300, COSTO: 1.500 €/kW.