Credito d’Imposta Design e Ideazione Estetica

Il Credito d’Imposta per il Design è una misura fiscale pensata per valorizzare la creatività e l’innovazione estetica delle imprese italiane. L’obiettivo è sostenere lo sviluppo di nuovi prodotti o il miglioramento significativo di quelli esistenti, favorendo la competitività e l’identità del Made in Italy.

Ambito di applicazione

Sono agevolabili le attività di design e ideazione estetica finalizzate a innovare in modo significativo i prodotti, in particolare nei settori:

  • Tessile e moda
  • Calzaturiero
  • Occhialeria
  • Orafo
  • Mobile e arredo
  • Ceramica

Le attività devono riguardare elementi come forma, linee, colori, struttura superficiale e ornamenti, senza impatto diretto sulle funzionalità tecniche.

Chi può beneficiarne

Possono accedere al credito tutte le imprese residenti in Italia, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente da:

  • forma giuridica
  • settore economico
  • dimensione
  • regime fiscale adottato

Fruizione del Credito

Il credito è utilizzabile in compensazione tramite modello F24, in tre quote annuali di pari importo, a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui sono sostenute le spese.

Il nostro servizio

In qualità di consulenti esperti in finanza agevolata, offriamo un supporto completo:

  • Analisi delle attività e delle spese ammissibili.
  • Redazione della documentazione tecnica.
  • Assistenza nella compilazione e trasmissione delle comunicazioni.
  • Supporto in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Sinergie con il Patent Box

Le attività di design e ideazione estetica agevolabili con il Credito d’Imposta Design possono, in alcuni casi, rientrare anche tra quelle valorizzabili nell’ambito del nuovo regime Patent Box. Questo incentivo premia le imprese che investono nella valorizzazione economica di beni immateriali, come disegni e modelli, consentendo una deduzione maggiorata del 110% dei costi di ricerca e sviluppo connessi. L’integrazione tra le due misure può rappresentare un’opportunità strategica per massimizzare i benefici fiscali legati all’innovazione estetica e alla proprietà intellettuale.

Credito d’impostadesign

Il credito d’imposta design (2021-2022) è concesso nella misura del 10% delle spese ammissibili per Design, nel limite massimo di 2M€, in tre quote annuali.

Per il biennio 2024–2025, il Credito d’Imposta per Design e Ideazione Estetica è riconosciuto nella misura del 5% delle spese ammissibili, con un limite massimo annuale di 2 milioni di euro, da fruire in tre quote annuali di pari importo.

Le spese di personale under 35, al primo impiego, con laurea in design o titolo equivalente, assunti a tempo indeterminato e impiegati esclusivamente in attività di design e innovazione estetica, concorrono al credito d’imposta per il 150% del loro valore.

Sono agevolabili le quote di ammortamento, i canoni di leasing o noleggio e le altre spese relative a beni materiali mobili e software, nel limite massimo del 30% delle spese di personale ammissibili indicate alla lettera a).

Sono agevolabili i contratti con soggetti residenti in Italia, in Paesi UE, SEE o inclusi nell’elenco del DM 4/9/1996, a cui siano affidati progetti di design e ideazione estetica. Le relative spese concorrono alla base di calcolo del credito d’imposta.

Sono agevolabili i servizi di consulenza e quelli equivalenti, nel limite massimo del 20% delle spese di personale (lettera a) o, se superiore, delle spese per contratti di ricerca (lettera c), connessi ad attività di design e ideazione estetica.

Sono agevolabili le spese per materiali, forniture e prodotti simili, anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota, nel limite massimo del 30% delle spese di personale (lettera a) o, se superiore, dei contratti di ricerca (lettera c).

Certificazioni

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