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Credito d’imposta Transizione 4.0: come funziona la nuova compensazione

Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025, il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 ha subito importanti modifiche che le imprese devono conoscere per non perdere l’accesso all’incentivo e per evitare errori nella fase di fruizione.

Il nuovo meccanismo prevede una procedura più articolata, fondata su un sistema di prenotazione delle risorse, un monitoraggio continuo da parte del MIMIT e dell’Agenzia delle Entrate, e l’introduzione di un nuovo codice tributo per la compensazione.

Quando si può iniziare a compensare

La compensazione del credito d’imposta non è più automatica. Le imprese potranno iniziare a utilizzarlo dal giorno 10 del mese successivo a quello in cui il MIMIT trasmette all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle imprese ammesse. Questo elenco viene aggiornato mensilmente e include solo le imprese che hanno completato correttamente l’iter previsto.

Chi può accedere

Possono accedere alla compensazione le imprese che hanno inviato la comunicazione di completamento degli investimenti, secondo il modello allegato al decreto direttoriale del 16 giugno 2025. È fondamentale che l’intero iter – comunicazione preventiva, comunicazione con acconto e comunicazione di completamento – sia stato rispettato nei tempi e nelle modalità previste.

Come si compensa

Per la compensazione in F24, è stato istituito il nuovo codice tributo “7077”, che deve essere utilizzato indicando come anno di riferimento quello in cui è stato completato l’investimento. Questo codice si applica esclusivamente agli investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2025 e soggetti alle nuove regole.

Per gli investimenti precedenti o coperti dalla clausola di salvaguardia (cioè quelli per cui entro il 31 dicembre 2024 è stato accettato l’ordine e versato almeno il 20% del costo), resta valido il codice tributo “6936”.

Il nuovo iter di accesso al credito

Il processo si articola in tre fasi:

  1. Comunicazione preventiva: va inviata il prima possibile e comunque entro il 31 gennaio 2026. Serve a prenotare le risorse e determina la priorità in base all’ordine cronologico di invio.
  2. Comunicazione con acconto: deve essere trasmessa entro 30 giorni dalla preventiva, attestando il pagamento di almeno il 20% del costo o la stipula del contratto di leasing.
  3. Comunicazione di completamento: va inviata al termine dell’investimento, entro il 31 gennaio 2026 (per investimenti effettuati entro il 2025) o entro il 31 luglio 2026 (per investimenti completati entro il 30 giugno 2026).

Attenzione alle tempistiche e alla disponibilità delle risorse

Il credito d’imposta è soggetto a un limite di spesa annuale di 2,2 miliardi di euro, applicabile solo agli investimenti in beni materiali 4.0 effettuati dal 2025 in poi. Per questo motivo, è fondamentale rispettare le scadenze e inviare le comunicazioni nei tempi previsti.

Le imprese che hanno trasmesso le comunicazioni con il vecchio modello entro il 15 maggio 2025 possono mantenere la priorità, a condizione che aggiornino la documentazione entro il 17 luglio 2025. Chi ha inviato le comunicazioni dopo tale data o non le ha inviate affatto, dovrà seguire la nuova procedura e sarà soggetto alla disponibilità residua delle risorse.

Conclusioni

Il nuovo credito d’imposta Transizione 4.0 rappresenta un’opportunità importante per le imprese che investono in innovazione e digitalizzazione, ma richiede una gestione attenta e puntuale della documentazione. La corretta compilazione delle comunicazioni, il rispetto delle scadenze e l’utilizzo dei codici tributo appropriati sono elementi essenziali per non perdere il beneficio.

FI Group supporta le imprese in ogni fase del processo, dalla pianificazione dell’investimento alla gestione operativa delle pratiche, garantendo conformità normativa e massimizzazione del vantaggio fiscale.

Bando Invitalia: Fotovoltaico incentivato al 40% a fondo perduto per le PMI

SOSTEGNO AUTOPRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI NELLE PMI

Le PMI italiane possono accedere a contributi a fondo perduto per investire in energia rinnovabile e soluzioni di efficienza energetica. Il nuovo bando Invitalia offre un’opportunità unica per:

Installare impianti fotovoltaici, eolici e sistemi di accumulo
Migliorare l’efficienza energetica dei processi produttivi
Ridurre i costi energetici e l’impatto ambientale

Giovedì 10 Aprile, alle ore 11.00, FI Group sarà ospite del webinar di ORA Energy Solutions s.r.l. Un appuntamento in cui saranno presentati i dettagli del bando e tutti i passaggi per ottenere il finanziamento di interventi legati alla realizzazione di impianti legati all’autoproduzione di energia da fonte rinnovabile.

Interverrà Elena Perini, Country Manager di FI Group Italia ed esperta del finanziamento R&S e Innovazione, per chiarire le modalità di accesso e opportunità di questo bando.

Sono disponibili 320 milioni di euro, di cui il 40% riservato alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e un altro 40% alle micro e piccole imprese.

Un appuntamento molto atteso, soprattutto a posteriori degli ultimi aggiornamenti.
Infatti, il Decreto Direttoriale del 31 marzo 2025 ha prorogato il termine per la presentazione delle domande di agevolazione del bando in questione dal 5 maggio alle ore 12.00 del 17 giugno 2025.  

Transizione 4.0: risorse esaurite, ma la corsa al credito d’imposta continua

Le risorse stanziate per il credito d’imposta Transizione 4.0 – pari a 2,2 miliardi di euro per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 – risultano temporaneamente esaurite. Ma attenzione: non è il momento di fermarsi.

Transizione 4.0, perché le risorse sono “esaurite”?

La comunicazione di esaurimento è precauzionale. Non è ancora chiaro quanti investimenti, avviati con acconto del 20% entro il 31/12/2024 e completati nel 2025, rientrino effettivamente nel tetto di spesa. Il quadro sarà più chiaro dopo il 17 luglio, quando si saprà quante risorse sono realmente impegnate.

Cosa fare se ricevi l’esito “non disponibile”?

Dal 17 giugno, chi invia la comunicazione preventiva tramite la piattaforma GSE riceve una ricevuta con esito negativo. Tuttavia, questa ricevuta attesta il corretto invio e protocolla la domanda secondo l’ordine cronologico. In caso di riallocazione fondi, la priorità sarà data a chi ha inviato prima.

Transizione 4.0, attenzione alle scadenze

  • Le imprese che hanno già inviato la comunicazione con il vecchio modello (DM 24.04.2024) devono completare la nuova comunicazione entro il 17 luglio per mantenere la prenotazione.
  • Per chi ha ricevuto l’esito “risorse esaurite”, non è necessario inviare subito la comunicazione con acconto. I 30 giorni partiranno solo se il GSE invierà una nuova comunicazione di disponibilità fondi.

Transizione 4.0, la strategia vincente

🔹 Invia comunque la comunicazione preventiva, anche se le risorse sembrano esaurite.
🔹 Mantieni la priorità temporale: è la chiave per rientrare nel primo slot utile.
🔹 Monitora le scadenze e preparati a completare la procedura appena si liberano risorse.

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